Sono già passati 3 anni da quella notte in cui ho messo piede in Australia per la prima volta senza un biglietto di ritorno.
3 anni intensi, impegnativi, a volte difficili, ma anche ricchi di avvenimenti e traguardi raggiunti. 3 anni in cui mi sono dovuta rimettere in gioco, ripartendo da zero, cercando di far quadrare le cose per la mia vita e per quella dei miei figli. 3 anni di sacrifici economici, ma anche psicologici. 3 anni di assenze, ma anche di presenze, di nuove amicizie piombate al momento giusto, di vecchie amicizie consolidate e di altre finite. 3 anni di “e se invece…?”, di “chissà come sarebbe stato se…”, 3 anni di vita in mezzo a nuove culture, seguendo ritmi diversi, nuovi, a volte stimolanti, a volte insostenibili. 3 anni senza la mia famiglia di origine, senza i miei amici più stretti, 3 anni in cui spesso mi sono sentita “la straniera“. Fuori…ma anche in casa.
3 anni di sopravvivenza in mezzo a ragni velenosi, per i quali ho addirittura sviluppato un certo rispetto e più ammirazione che terrore. Cosa incredibile, per una aracnofobica come me! 3 anni in cui ho visto paesaggi mozzafiato e respirato aria fresca e balsamica, lontana da smog e industrie. 3 anni di sfide accettate, a volte vinte, a volte perse.
3 anni che sono volati…o forse no…dipende da quanto penso e a cosa penso.
A volte un attimo può sembrare eterno, a volte un’eternità può sembrare un attimo.
P.s. ancora 1 anno e poi chiedo la cittadinanza!
Poi vedremo cosa cambierà…