“ππ€π ππππππ’π€ πͺπ£ πππ€πππ©π€π§π πππ, πππ€ππ π πππ‘πππ€ π’πππ‘ππ€ ππ πππ‘π’…π’…ππ€π©π€’ πππππ‘π‘ππππππ, ππ€π©π€’ πππππ‘π‘ππππππ….”
Se l’hai letta cantando, fai parte anche tu di quella generazione che ha vissuto gli anni felici in cui il calcio regalava emozioni da pelle d’oca e ci faceva passare ore al campetto o nel salone della parrocchia con gli amici, a fare il calcetto saponato e scambiarci le figurine Panini. Io me le ricordo ancora quelle con la faccia di Toto’…
Noi cresciuti negli anni ’90 ce le ricorderemo per sempre quelle Notti Magiche di Italia 90 β½, a guardare le partite sul divano coi nostri genitori e a cantare la Nannini a squarciagola. Come eravamo felici, con il nostro ottimismo e la nostra voglia di vivere! Certo, le difficolta’ c’erano anche allora, ma avevamo quella semplicita’ e spensieratezza che rispecchiava il boom economico e sociale degli anni ’80 e ’90: vivevamo di emozioni legate allo sport, alla musica, ai pomeriggi con gli amici, ai film che arrivavano dall’America. Eravamo felici quando i nonni ci allungavano ventimila lire, cosi’ potevamo acquistare un CD nuovo, o quando la mamma finalmente acconsentiva ad comprarci le Jordan o il Barbour (quelli originali, finalmente!).
Noi ragazzi degli anni ’90 ci ricorderemo per sempre di CIAO, la mitica mascotte di quel Mondiale, che e’ stata appesa alle nostre pareti e attaccata sui nostri diari anche per qualche anno dopo. Io devo avere ancora qualche gadget da qualche parte…
Zenga, Maldini, De Napoli, Ferri, Bergomi, Baresi, Giannini, Donadoni, Schillaci, Vialli, De Agostini: l’indimenticabile formazione degli Azzurri.
Io poi da Juventina che ero, non posso non avere un ricordo speciale e malinconico per giocatori come Vialli e Schillaci, che erano letteralmente i miei idoli π Enrambi ci hanno lasciato troppo presto.
Ma che spettacolo che ci hai regalato, Toto’, e che bellissimi ricordi!
Sfonda la rete Schillaci sfonda la rete ..Sfonda la reeete Schillaci sfonda la reeete…!!
Gianluca Vialli, 1964 – 2023
Ho letto questa bella riflessione (che ho vissuto anche io in prima persona, avendo perso mio padre giovane): “Solo quelli che restano possono imparare: a non sprecare tempo, a decidere per la propria vita subito, a vivere il doppio, a godere di ogni istante, a dire grazie, a sognare, agire, vivere. Solo chi resta impara. Chi muore, muore.” (da un post di Elisabetta Marangoni)