La tempesta è l’elemento che accomuna tutti i miei ritrovamenti di pennuti. È successo con Merlino 1 e 2 e stavolta con Dino.
La mattina del primo settembre 2020 Alex è tornato a casa dalla sua camminata mattutina con un ammasso di piumette bagnate, due occhietti cerchiati di giallo, un becco sproporzionato e due gambone lunghe e anch’esse troppo grandi per il resto del corpicino tremante: avevamo capito subito che si trattava di un Noisy Miner Bird (leggi qui per scoprire che uccello è), una specie endemica dell’Australia orientale e uno di quelli poco amati dalla gente perché in primavera fa gli swooping ed è piuttosto aggressivo verso altri uccelli, ma anche gatti ed altri mammiferi (e persone…uno di loro ha fatto swooping anche a me!)
Se volete rileggere il mio post sugli swooping lo trovate qui: Che gioia! È arrivata la primavera a Melbourne
Abbiamo messo Dino in una scatola, avvolto da Scottex e panni. Tremava ma aveva lo sguardo curioso. Non era ferito, aveva solo un po’ di parassiti, ma per il resto sembrava sano. Avrà avuto 2 settimane di vita. Era chiaramente caduto dal nido, ma non c’erano i suoi genitori in giro ed era in una posizione pericolosa, vicino alla strada. Probabilmente non sarebbe sopravvissuto a lungo. Per questo Alex ha deciso di prenderlo e portarlo a casa.
Lo abbiamo chiamato Dino, perché ci ricordava un dinosauro moderno. Questa specie vive in grandi gruppi e accerchia altri uccelli per rivendicare il territorio, sferrando poi attacchi con gli artigli affilati e i becchi lunghi e sottili. E’ una specie piuttosto aggressiva e senza paura. Per molti comportamenti ricordano i Velociraptor, quindi Dino ci sembrava appropriato.
Il primo giorno non sapevo bene cosa dargli da mangiare, quindi ho optato per il classico uovo crudo, ricco di proteine e abbastanza facile da digerire. Mi sono armata di pinzette e ho cominciato a nutrirlo a poco a poco. Ha sempre mangiato da subito, senza esitazioni, e dato il suo stato generale ho pensato che sarebbe probabilmente sopravvissuto. Quindi dovevamo organizzarci.
Oltre all’uovo ho cominciato a dargli del macinato di bovino, che ingoiava con avidità. Era una fonte sicura di proteine almeno finché non gli avrei comprato i vermi (i famosi vermi della farina che davo a Merlino). Video QUI.
Poi finalmente ho comprato i vermi…e da allora la dieta di Dino è stata a base di quelli, frutta fresca, insetti che troviamo in giro – per quello è super utile, perché mangia mosche, ragni, zanzare, tarme e falene! Siccome è un uccello della famiglia degli honeyeater, gli ho comprato una polvere da mescolare con acqua, che è praticamente un beverone di glucosio…quindi una manna per lui! Solo che abbiamo scoperto che è come una droga: se ne mangia troppo diventa iperattivo, irrequieto e sembra un cocainomane 😂😂 quindi abbiamo ridotto la dose e comunque non gliela diamo tutti i giorni.
Nonostante sia un uccello selvatico, crescendo con noi Dino è diventato un vero e proprio pet: se lo chiamiamo viene da noi, quando ha fame ci viene a cercare , così gli apriamo la confezione dei vermi, che lui finalmente ha imparato a mangiare da solo da qualche settimana (prima lo dovevamo imboccare – o imbeccare? – noi). Spesso ci cerca per avere attenzioni o per le coccole! Ebbene sì, spesso si accuccia sul braccio o sulla spalla, oppure su un piede, e sonnecchia beato e tranquillo. Gli piace il contatto con noi e con gli umani in generale. Da 2 settimane ha cominciato a volare, quindi cerchiamo di lasciarlo fuori in giardino il più possibile. All’inizio avevamo paura che scappasse e che non tornasse più. Ma ha mappato le zone intorno a casa e quindi torna sempre, sia quando lo chiamiamo che quando decide lui di entrare dalla porta del retro…e adesso ha anche imparato ad entrare dalle finestre dei bambini! 😁
Dino è una creatura intelligente, vivace, curiosa e soprattutto impara! È incredibile la personalità che ha questo uccello! Non avrei mai pensato che un Noisy Miner sarebbe diventato così addomesticato. Adesso ha cominciato anche a volare sulla spalla dei vicini, i quali sono stupiti e divertiti da questo uccello selvatico che risponde quando lo si chiama e ti vola sulla spalla o in testa!
Ah, Dino ha anche una vera e proprio FOMO (fear of missing out)!! Viene sempre a curiosare per vedere cosa stiamo facendo e dove siamo! 😁
Se non vi ricordate cos’è la FOMO, leggete il mio post QUI
Dino ha portato allegria e una brezza di aria fresca in un periodo di lockdown triste e noioso. È un animale da compagnia, che va a fare i suoi voli in giro e torna a casa. Mi ha dato un senso alle giornate tutte uguali. Mi ha dato un motivo in più per alzarmi la mattina. Seguire i suoi progressi mi ha alimentato curiosità e speranza. Uno scopo. Non lo so quanto durerà a tornare, non lo so se un giorno deciderà di spostarsi verso altre zone per cercare i suoi simili. Io ho un po’ di ansia a saperlo lontano da noi, perché purtroppo non ha paura di nessuno e di niente e questo non va bene in the wild. Poi mi immagino la scena di lui che vola e atterra sulla testa di una signora che cammina e questa muore di paura e lo scaccia brutalmente! Per lui è normale atterrare in volo sulle persone…ma loro non lo sanno…
All’inizio avevamo pensato di reintrodurlo in un parco per vedere se veniva accettato dai suoi simili, ma dopo aver letto che le chances di sopravvivenza per uccelli reintrodotti sono circa il 40% abbiamo deciso di lasciar decidere a lui cosa fare: di giorno è libero di volare in giro e ritornare. La casa e la zona le conosce bene e riconosce anche noi. La sera lo mettiamo in gabbia e dorme in casa.
Non sappiamo se Dino sia maschio o femmina, perché le differenze fra i sessi sono praticamente nulle…quindi ognuno ha le sue teorie. Per me comunque è maschio. In questa specie di uccelli, i gruppi sono formati da tanti maschi con una femmina sola (la matriarca super stronza). I maschi nutrono i piccoli, fanno il nido, fanno tutto. Le femmine sono molto poche e se Dino fosse femmina avrebbe ancora meno chances di essere accettata in qualsiasi gruppo, perché la matriarca la caccerebbe brutalmente.
Dino è stato decisamente la cosa più bella che mi potesse capitare in questo lockdown! E un’ulteriore conferma che alla fine possiamo circondarci di telefoni, TV, distrazioni e oggetti…ma la natura sarà sempre l’unica forza in grado di sorprenderci e stupirci.
E di guarirci, sopratutto la mente 😊🐦
Video collection di Dino QUI
Se vuoi seguire la pagina instagram di Dino la trovi qui: @dinothenoisyminer