Due cose prima di cominciare a leggere:

1. Se non amate gli uccelli, questo post e quello successivo non vi diranno granché. E comunque se non amate gli uccelli mi dispiace per voi.

2. Se avete sogghignato alla parola “uccelli” ripigliatevi subito, perché la userò parecchio… e SENZA DOPPI SENSI! 🐦🦜🦅🕊

Premessa: a Melbourne siamo in lockdown da praticamente 7 mesi. Ma lockdown forte eh, uno dei più severi (se non il più severo) del mondo fin’ora. La gente è chiusa in casa da troppo tempo, lavora da casa, esce solo per andare al supermercato, dal dottore, in farmacia e per 1 ora di esercizio fisico. Il morale è sotto le scarpe, il buonumore sotto terra. Ma in questo periodo buio, sapete chi è che ha il potere di farci sorridere e anche ridere di gusto? Gli animali!

Chi ha cani e gatti sa bene di cosa parlo. Un animale domestico ha il potere di sollevare gli animi, di far tornare il buonumore. Gli animali sono esseri semplici, che chiedono poco e danno tanto in cambio. Sono buffi, spontanei, veri e riescono sempre a stupirci con poco. Sono veramente i migliori amici dell’uomo!

Io ho due cocorite da quasi 4 anni: mister Grace e Charlie. Mister Grace è sempre stato quello più propenso a stare con noi umani, è quello che parlotta in inglese e in italiano, svolazza per casa e ama stare sulla nostra spalla. Ma non ama molto le dita, perciò spesso quache piccola beccata la dà. Comunque Mister Grace è il top, ha anche un suo account su instagram, se volete seguirlo: @mistergracethebudgie Charlie è sempre stata stronza, non si fa toccare, è sempre isterica, antipatica e asociale. L’unica che la adora è Isabella…forse perché un po’si somigliano.

Mister Grace e Charlie

Io ho sempre avuto la passione per gli uccelli (guai a chi ride!!!). Fin da piccola, ho sempre voluto allevare uccelli, perché li ho sempre trovati creature affascinanti, sia per come sono fatti, che per comportamento. Se ci pensiamo bene, sono moderni dinosauri 🦖🦖, con quelle zampette artigliate, quei becchi più o meno appuntiti, quegli occhi curiosi e quei richiami da Velociraptor. In effetti l’evoluzione mi dà ragione: i dinosauri si sono evoluti (o involuti?)nei pennuti moderni (che poi mi sembra che avessero scoperto che il famoso Velociraptor aveva le penne!)

I miei primi uccelli sono stati Benji e Lina, due bengalini. Avevo intorno agli 11-12 anni. Avevamo vinto Benji alla lotteria della Parrocchia e purino, era un po’ bruttino perché aveva il becco che si chiudeva a X. Era un difetto di nascita probabilmente. Gli comprammo Lina, una femmina stupenda color beige-nocciola, sperando che così si potessero fare compagnia. E fu un successo, perché diedero vita a 3 generazioni di bengalini! Quante covate e quanti piccolini! Mi ricordo ancora quando andavo dal tizio coi baffi del negozio di animali di Viale Fulceri s scambiare il bengalino femmina con un maschio o viceversa 😂

Io coi miei bengalini negli anni ’90

Nel 1998 fu il turno di Merlino. Dopo una bufera, ai primi di Maggio, avevamo trovato un piccolo uccellino quasi implume in giardino. Sicuramente era caduto dall’albero durante la tempesta. Mi ricordo che era pieno di parassiti, aveva una gambetta infortunata e dava pochi segni di vita. Io e mio fratello decidemmo di prendercene cura e fra bagni in amuchina per eliminare i parassiti e una dieta iperproteica a base di uovo crudo prima e vermi poi, lo salvammo e lui divenne il nostro animale domestico per circa un mesetto. Sonnecchiava su di noi, ci seguiva per la casa e portava un sacco di allegria. Gli insegnammo a volare con qualche spintarella giù dal frigo e dopo qualche tentativo di goffa planata, riuscì a diventare abile e veloce. L’avevamo chiamato Merlino per via della coda a merletto di castello. Era un passerotto grigio scuro dal becco lungo e affusolato perché mangiava insetti. A quell’epoca io stavo studiando per prepararmi alla maturità e lui mi zampettava sempre sugli appunti. Una volta mi cago’ sugli appunti di storia. E quella fu l’unica materia che non mi chiesero all’esame…e per fortuna, visto che era l’unica che non avevo studiato bene! Quindi per me Merlino resta l’uccello che mi ha portato fortuna all’esame di maturità 🙂

A fine maggio decidemmo di provare a lasciarlo libero. I primi due giorni tornava da noi, poi un giorno non è più tornato…😥 Noi ci auguriamo che sia sopravvissuto e che abbia trovato altri uccelli della sua specie, anche se noi di quel tipo lì non ne avevamo mai visti in giro. Purtroppo non aveva paura di niente, né degli umani, né dell’aspirapolvere né dei movimenti improvvisi…quindi chissà se è riuscito a sopravvivere fuori…

Esattamente 1 anno dopo, nel 1999 trovammo Merlino 2 (che fantasia! 😂) sempre dopo una tempesta. E la storia si ripeté. Una cosa che ricordo bene è quella volta che comprammo i vermi della farina e li lasciammo in terrazza sotto al sole dentro al barattolo di vetro…per ritrovarli tutti cotti e con una puzza micidiale! 🤢 E poi mi ricordo di quando comprammo le esche al negozio di caccia e pesca (che sono vermi cicciotti mollicci e schifosi) che a Merlino 2 non piacevano granché. Una volta in frigo scapparono dal barattolo. Mia mamma aprì il frigo e se li trovò ovunque! Penso che quel giorno abbia veramente detestato me e mio fratello 😂 Bleah che schifo…

Dopo tutti questi uccelli ho avuto la pausa criceti (creature stronzissime tra l’altro) e pesci rossi. Poi niente animali per anni. Nel 2016, in Australia, ho preso Mister Grace e poi Charlie.

E nel 2020 è arrivato Dino, il Noisy Miner Bird. Ma lui si merita decisamente un post tutto suo!

…to be continued…