Settembre è stato il mese delle decisioni importanti: dopo quasi 5 anni ho deciso di lasciare il mondo delle auto e il mio brand del cuore e di provare la strada dell’ automazione industriale! Ho deciso di lasciare qualcosa di relativamente sicuro per qualcosa che non lo era. Ma se nella vita non ci si butta, non si cambia, non ci si rimette in gioco ogni tanto e non si osa…cosa ci stiamo a fare? Io ho imparato che più una cosa mi spaventa più mi fa crescere, perché la devo affrontare. Mi costringe ad uscire dagli schemi, dalla mia zona di comfort. Poi magari sbaglio, perdo la battaglia…ma non mi pentirò mai di aver fatto qualcosa che volevo. Altro mese, altro concerto, stavolta i bravissimi Birds of Tokyo, australiani.

Ottobre è cominciato con un lavoro nuovo, un ufficio dalla parte opposta di dove ero prima, ri-arragiamento dei piani logistici e familiari e nuove sfide. Innanzitutto capire cosa facevo. Ho anche capito quanto mi apprezzassero i miei ex-colleghi, che mi hanno fatto dei regali bellissimi e mi hanno fatto sentire molto la loro mancanza. Ma per fortuna ci vediamo e ci sentiamo spesso, ed è quello che conta. Ed è vero che è importante come si entra, ma ancora più importante come si esce. Ottobre è stata anche MotoGP, grazie al mitico team Ducati e Pramac. Ed è stato epico essere nel box Pramac con Miller che celebrava il terzo posto!

Ho aperto Novembre con il concerto che ho apprezzato più di tutti, di un gruppo australiano che adoro, i City Calm Down. Anche loro purtroppo hanno deciso di sciogliersi per ora…e hanno fatto un ultimo show spettacolare e molto emozionante, da pelle d’oca. Se ci penso mi viene un nodo in gola…ma chissà, magari in futuro torneranno a suonare insieme. Ma il vero highlight di questo mese è stato il citizenship test il 20 novembre! Tutto filato liscio, dopo sere passate a leggere e fare simulazioni della prova…superato al 100%! Ora devo solo aspettare che mi diano la data della cerimonia ufficiale, in cui diventerò cittadina Australiana! Non vedo l’ora! Novembre è anche stato un mese movimentato, che mi ha visto macinare km sia in macchina che in aereo, con l’evento epico di Melbourne -Adelaide -Sydney nell’arco di 16 ore.

Alla motoGP

Dicembre? Sarò breve…tanto sono già a metà e nulla di eclatante fino ad ora. Poi verrà un Natale sobrio, in casa, il Capodanno, e tutto finisce.

⬇️ Pezzo aggiunto dopo ⬇️

Mi è successa la cosa più incredibile che potessi immaginare: il 16 dicembre ero sull’autobus per andare al lavoro e come al solito ascoltavo la musica. In quel preciso momento stavo ascoltando il mio gruppo australiano preferito, i City Calm Down, che ho visto in concerto 1 mese fa (uno dei concerti più belli ed emozionanti di sempre…anche perché il loro ultimo, visto che si sono sciolti 😭). Ad un certo punto sale alla fermata il cantante! Jack Bourke! Io lo guardo e penso: “ma vaaa, è impossibile che sia lui, cosa ci farebbe su questo autobus a quest’ora? Ma poi dai, proprio nell’istante in cui ascoltavo una sua canzone? Dai, è impossibile!”. Eppure lo conosco bene quel viso, e pure quel maglione…devo averlo visto in un video o in qualche foto. Era con una ragazza. Si siedono vicino a me e a quel punto mi lancio: “hey, are you Jack from CCD?”. Lui mi fa un enorme sorriso stupito, lei pure e da lì cominciamo a parlare per un quarto d’ora di musica e gelato in Italia…e persino di questo blog! La cosa più pazzesca era fargli leggere il post sulla scena musicale australiana, dove ovviamente i CCD troneggiano. Jack era stupito da quante band conoscessi e mi ha fatto i complimenti! Ragazzi, mi sentivo una sedicenne! Un’emozione così non l’avevo mai provata! Sicuramente una delle cose più surreali che mi siano mai successe! Ah poi l’ho aggiunto su Linkedin e ho scoperto che è avvocato! Comunque, è un ragazzo veramente molto educato e alla mano…oltre ad avere una voce che adoro! Mi ha detto che in futuro spera di tornare a fare musica…speriamo! Direi che questa cosa ha chiuso il mio 2019 alla grande!

Jack Bourke dei City Calm Down

Quindi direi che concludo così. Bilancio del 2019: sono grata alla vita per quello che mi ha dato quest’anno, per la salute (ferro e vitamina D borderline a parte) e per aver vissuto un anno intenso e gratificante. Attenzione: non è stato tutto perfetto e ho avuto anche diversi periodi bui, ma ho scelto di non riportarli.

Dalla regia è tutto, grazie per avermi letto…e ci vediamo nel 2020!