Andare dal medico di base in Australia è un’esperienza totalmente diversa da quella a cui ero abituata in Italia.

Innanzitutto qui non esiste il pediatra: il medico di base (General Practitioner o GP) segue adulti e bambini senza distinzioni d età. E sta cosa devo dire che mi destabilizza un po’, perché secondo me il pediatra è una figura professionale fondamentale. Però è così.

Il medico di base, oltre a indirizzare verso visite specialistiche, effettua da solo anche esami che in italia farebbe lo specialista, come il pap-test, la visita senologica, alcune pratiche da otorinolaringoiatra tipo eliminare i tappi nelle orecchie, brucia le verruche, controlla i nei e tanto altro. Questo fa risparmiare tempo e denaro, visto che lo specialista si farebbe pagare ancora di più.

Esistono due tipi di visite mediche generiche: quelle bulk billed e quelle a pagamento. Le prime sono gratuite per i titolari di Medicare card (praticamente ogni residente), mentre per le seconde si paga in base alla durata del consulto: entro 15 minuti- uno o due argomenti = 70 dollari. Oltre i 15 minuti e più di 2 argomenti 150 dollari. Di queste somme però, la Medicare copre una parte, quindi di solito per il primo tipo di visita si pagano di tasca propria $ 37, mentre per la seconda circa $80.

Però, signori miei, il medico di base SI PAGA, a differenza dell’Italia!

Quindi qui non si incontrano vecchietti che vanno dal medico senza sintomi, ma tanto per passare il tempo! E diciamocelo, prima di andare dal medico ci si pensa bene e si fa una bella lista di cose da dire (mi fa male la testa, vorrei fare gli esami del sangue completi, ogni tanto ho mal di pancia – che esami mi consiglia? Etc. Etc.)

Il medico di base – che da qui in poi chiameremo per comodità GP – ti accoglie sempre sorridente e con un bel “hello, how are you?“. Cosa che a me verrebbe istintivamente da rispondere “beh se sono da te non è che sto proprio così bene”, ma ricordiamoci pur sempre che anche dal medico vale lo stoicismo anglosassone del non mostrare troppo se si sta male.

Il GP ti fa accomodare stando attento a essere sempre cortese e ad ascoltarti con interesse. Se percepisce ansia o dubbi, cerca subito di metterti a tuo agio, perché la sua priorità del momento è che tu ti fidi e ti affidi a lui/lei e parli liberamente di quello che ti affligge. Se il GP nota che tu hai particolare ansia verso una condizione che credi di avere, fa di tutto per accontentarti: vuoi fare un emocromo completo da 200 dollari? Te lo prescrive. Vuoi vedere il reumatologo, il dermatologo e lo pneumologo? Vuoi fare la visita cardiologica perché ti senti dolori intercostali? Non c’è problema, la maggior parte delle volte ti prescrive le visite che vuoi. È come se il dottore qui facesse di tutto per soddisfare il paziente come se fosse un cliente!

Io mi ricordo quando andavo dal mio medico in Italia: a parte le 2 ore di attesa fisse perché non prendeva appuntamenti e non aveva la segretaria, una volta dentro mi guardava sempre con aria interrogativa ed esordiva con: “come ti chiami già…?“. Dotto’, mi conosce da quando sono nata! Era il mio pediatra…ma niente, ogni volta si dimenticava chi ero. E non era mica vecchio! Vabbè. Poi, per farmi prescrivere esami o visite dovevo passare il test delle domande trabocchetto, dal quale veniva fuori secondo lui la mia ipocondria. Insomma, se non mi vedeva quasi morta non mi prescriveva un bel niente!

Qui è tutta un’altra storia. A partire dal metodo super facile ed online di prenotare visite per te o per un membro della tua famiglia. 3 steps e sei prenotato con il medico che vuoi nell’orario che scegli.

Arrivi in sala di attesa, ti annunci alla reception, e al massimo hai un’attesa di 10 minuti extra. Qui tutto va secondo i tempi prestabiliti quindi non esiste che il paziente prima di te si metta a raccontare al medico la storia della sua vita o di quella di suo cugino. Risultato: efficienza, puntualità e molta competenza devo dire. La dottoressa che mi segue adesso, ad esempio, è un mito. A parte che è di quelle bellezze esotiche semplici che ti fanno proprio dire “wow”. Ma poi è giovane, simpatica, molto competente e molto attenta.

Ah una cosa buffa qua è che io mi sento un mezzo genio per la mia più o meno soddosfacente conoscenza di termini medici e di patologie e sintomi. Ma non è che io sia così intelligente o colta alla fine…è solo che l’australiano medio non ha una mezza idea di argomenti che non ha studiato, sempre per il problema della loro cultura troppo selettiva. Quindi quando mi sento dire dalla dottoressa “è un piacere parlare con te, che capisci subito quello di cui parlo“, mi sento molto cool 🤩😄

In effetti sì, fra il latino che mi aiuta ad azzeccare certi termini medici che un anglosassone non potrebbe indovinare, fra le rimembranze delle traduzioni mediche che facevo, e i miei ricordi scolastici di anatomia e biologia, andare dal GP mi fa sentire più intelligente della media 🤓😄

Una cosa che non ho ancora capito è invece la storia delle visite specialistiche e degli esami: a volte mi sono ritrovata a non pagare nemmeno un cent per emocromi completi praticamente di tutto, che in italia pagavo centinaia di euro. A volte anche torno dal medico perché mi chiama per discutere gli esami…e poi non mi fa pagare la visita…boh!

E non capisco nemmeno perché devo pagare a prezzo pieno la tiroxina, che in Italia pagavo meno di 2 euro mentre qua costa 30 dollari! Medicine per disturbi cronici pagate come gli altri farmaci…sta cosa mi sta un po’ su…🤬

In Australia la copertura sanitaria non è gratuita del tutto, quindi è bene farsi anche una assicurazione privata, che ti aiuta a coprire certe visite specialistiche come il dentista, l’oculista e anche le emergenze. Sì perchè ad esempio, se si chiama l’ambulanza e non si è assicurati, arriva un bel conto di circa 1000 dollari da saldare!

Devo dire che sarà l’età che avanza, sarà che forse qui approfitto del fatto che se voglio fare un esame e una visita me la prescrivono senza tante riserve, ho sperimentato il servizio sanitario sotto diversi aspetti, e finora mi ha soddisfatto a livello di attenzione al paziente, competenza medica, procedure e risultati.

Vedremo andando avanti… anche se spero di non dover sperimentare troppo!🤞

Royal Australian College of General Practitioners