Anche fare la spesa può essere una attività degna di un articolo di blog, perché ci sono alcune cose che mi hanno veramente colpita (nel bene e nel male), per la loro, diciamo, unicità.

Andare al supermercato è stata la mia prima attività “da sola” quando sono arrivata a Melbourne. Le prime volte mi ricordo che andavamo tutti e quattro, perché io avevo ancora paura di guidare a sinistra, e quindi fare la spesa era l’attività familiare – tipo delle prime settimane di vita in Australia.

Quando finalmente dopo 1 mese mi sono decisa a prendere la macchina da sola (dopo aver pensato: beh se ci riescono le mamme cinesi coi SUV che sono più un pericolo che altro, posso farlo anche io!) indovinate qual è stata la mia prima destinazione? Ma il supermercato ovviamente!

E così, gonfia di orgoglio per essere riuscita ad arrivare da sola in macchina, parcheggio la mia Mitsubishi di allora e mi preparo a questa nuova avventura da casalinga (quando ancora pensavo che qua avrei potuto fare solo quello. .. ).

Prima cosa che noto: l’area del parcheggio mi segnala che ho un massimo di 2 ore per fare la spesa, dopodiché devo spostare la macchina. E già lì, ansia. Ma scusate, ma se io voglio fare una spesa di 2 ore e mezzo quindi non posso?? 😠😠😠😠😠 a me sta cosa dei parcheggi col massimo di 2 ore dà un fastidio che non ne avete idea! Sono qui nel vostro parcheggio per spendere soldi e comprare…e mi dovete rompere le scatole che devo fare tutto in sole 2 ore???

Superata questa prima delusione percorro la rampa e arrivo al supermercato. A proposito di rampa, questa simpatica “stradina” ha una pendenza tipo del 40% e quando la devi percorrere in discesa col carrello pieno, che ovviamente col peso e l’inclinazione comincia pericolosamente a prendere velocità, devi fare appello a tutta la tua forza fisica e alle scarpe con il grip maggiore per riuscire a frenare e a deviarlo prontamente verso destra o verso sinistra per non investire la nonnina o la mamma con il passeggino. Poi arrivi a casa con strappi alla schiena o qualche nervo accavallato…

Quindi direi che per andare a fare la spesa meglio indossare abbigliamento tecnico e scarpe da training, perché ci sarà da faticare. Mi chiedo sempre come facciano le vecchiette a fare quelle maledette rampe senza partire a razzo attaccate al carrello inferocito in caduta libera! Misteri…

Comunque, appena entrata sento in sottofondo l’Halleluja cantato da un coro di angeli, mentre di fronte a me si presentano corridoi e reparti pieni di ogni ben di Dio appartenente ad ogni cucina del mondo possibile e immaginabile. Ortaggi che non avevo mai visto prima di allora, frutta che avevo solo visto nel cartone “l’isola della piccola Flo”, non due ma venti varianti di un solo prodotto, salse d’ogni gusto e colore, 15 tipi di pane, carne di ogni tipo (compresi canguro, coccodrillo ed emu), frutta organica, semi-organica, non organica, “the odd bunch“, ovvero sacchetti di frutta più bruttina, magari con qualche imperfezione, che viene venduta come “frutta sfigata” a costo inferiore. Io la compro sempre perché alla fine va più che bene e almeno risparmio.

Una cosa che mi ha colpito: la maggior parte dei Kiwi non vengono dalla Nuova Zelanda come si potrebbe ben pensare…ma dall’italia! Km zero proprio!

Di latte ne puoi trovare di ogni gusto e tipo, per non parlare dei succhi di frutta, degli snack e delle patatine dai mille sapori, che la maggior parte delle volte fanno rabbrividire. Io per essere sicuri compro sempre solo quelle normali col sale.

***ATTENZIONE MOMENTO HORROR. SALTATE IL PARAGRAFO SE SIETE FACILMENTE IMPRESSIONABILI***

Ho anche instillato il senso di orrore nei confronti delle patatine al sapore di chicken miei figli, perché ho detto loro che il sapore di pollo è fatto tritando i pulcini ancora vivi tutti insieme e poi seccando quello che viene fuori dal macello, usandolo come polvere che dà il sapore. FORSE ho esagerato, ma non penso di essermela inventata questa cosa comunque…mi sa che vidi un documentario scioccante una volta a tale riguardo. E in ogni caso, da quando sanno sta cosa, loro evitano come la peste ogni cosa che abbia il chicken flavour!

DA QUI SI PUÒ RIPRENDERE A LEGGERE:

Una cosa fighissima dei supermercati – che per ora ho visto solo da Woolworths – è la “free fruit for kids“: ci sono dei cesti in cui si trovano banane, mele, pere e altra frutta che i bambini possono prendere gratis e mangiare mentre seguono i genitori che fanno la spesa.

Già mi immagino cosa succederebbe in Italia con sta cosa: i soliti furbetti si riempirebbero le tasche di frutta gratis, molte mamme farebbero scene isteriche perché la frutta non è stata lavata con l’Amuchina e l’ufficio Igiene farebbe un richiamo alla direzione del supermercato…😩😒

Una cosa che invece mi lascia un po’ perplessa è il banco dei salumi. A parte che la varietà e la qualità italiana me la posso anche sognare, a parte che per comprare il prosciutto crudo devi fare un mutuo, e un salame normale senza peperoncino o spezie strane non esiste…a parte questo…non riesco a capire perché tanti salumi si trovano già affettati, così che quando chiedi del prosciutto cotto la banconista non deve fare altro che tuffare la mano (grazie al cielo guantata) nella vaschetta e prendere una o due manciate di prosciutto già tagliato e infilarlo nel sacchetto. Chissà da quanto sono lì quei salumi tagliati , chissà se sono abbastanza freschi…fatto sta che a me fa un po’ schifo vederli così 🙈

Qua la frutta e la verdura non te le devi pesare da sola. Basta prenderle (senza guanti…) e infilarle nei sacchetti (gratis …chissà ancora per quanto) e schiaffare tutto nel carrello. Ci penserà poi la cassiera a fare tutto. E quando dico tutto, intendo anche fare le buste!! God bless them! Alzi la mano chi non odia con tutto il cuore dover mettere la roba pagata nelle buste?!? 🙋 Io quando ho scoperto questo servizio ho pensato che fosse la cosa più figa che potessero inventarsi per il Customer service! E ancora adesso mi stupisco di quanto sia un servizio eccezionale!

Come funziona? Semplice, ci si porta le buste da casa e prima di mettere la spesa sul nastro della cassa, si passano tutte le buste a casaccio alla cassiera o al cassiere. E da qui ci si può rilassare perché quello di cui devi preoccuparti è solo trasferire la roba dal carrello al nastro. Chi come me fa la spesa spesso coi bambini non deve fare nemmeno quello perché ci pensano i Minions (loro!😂). Ora però non pensiamo che la spesa venga imbustata alla rinfusa in ordine di arrivo. Eh no! Qui saltano fuori le tecniche di imbustamento intelligente sviluppate sicuramente con qualche algoritmo particolare: I solidi coi solidi di forma e consistenza simile, gli ortaggi insieme per colore e consistenza, la carne insieme, i cibi da congelatore insieme, le cose fragili a parte, la roba del banco frigo insieme, le bottiglie insieme, le cose pseudo-morbide insieme…insomma nulla è lasciato al caso. E tutto questo succede mentre la merce passa sullo scanner, viene pesata, calcolata e infine presentata al cliente perfettamente imbustata e pronta per essere messa nel carrello. Che cosa meravigliosa! 😍😍😍

Per il resto, anche qua ci sono le solite vecchiette che ti guardano storto e commentano se hai il carrello pieno, o quelli che ti guardano con gli occhi da cucciolotto smarrito affinché tu li faccia passare.

Ma qui la cassiera o il cassiere (che spesso sono ragazzini che lavorano part-time oltre ad andare ad scuola) credo che siano i soggetti che mi temono più di tutti, terrorizzati dai miei carrelli che traboccano di spesa (la faccio una volta ogni 10 gg eccheccatz!), perché devono imbustarmela tutta! Li vedo come sbirciano da lontano facendo finta di fare altro, come facevamo noi a scuola per evitare le interrogazioni. E pregano che non vada da loro. E nonostante ciò, quando poi vado da loro, sfoderano il loro migliore sorriso e ti accolgono con il solito “how are you today?“. Qua non esiste vedere personale del supermercato con il muso o con la faccia scocciata. Stiff upper lip forever and ever! W gli anglosassoni per questo! 😁 Ti senti sempre benvenuto e apprezzato, nonostante tu abbia un carrello ai limiti delle leggi della fisica.

In Australia ci sono diverse catene di supermercati, ma quelle più rilevanti (e grandi) sono: Woolworths (chiamato Woolies), Coles, IGA (catena di supermercati indipendenti) e ALDI.

L’unico supermercato dove devi imbustarti la spesa da sola e dove ho visto cassieri scazzati è ALDI. Essendo una catena europea ha delle regole diverse, poi anche i prezzi sono generalmente più bassi rispetto agli altri supermercati e chiaramente offrono meno servizi.

Comunque ogni volta che torno in Italia puntualmente mi dimentico di pesare verdura e frutta e una volta alla cassa spesso mi capita di guardare la cassiera, con lei che guarda me, e io che la riguardo, aspettando che si metta a imbustare…e niente…poi mi sveglio e mi rendo conto che non sono in Australia… 🙈

Che figure…