Non riesco a crederci. Non riesco a rassegnarmi all’idea che non ti vedrò più…che non riceverò più i tuoi “buongiorno” e “buonanotte”. Che non parleremo più. Io non c’ero lì, quando ti hanno portato all’ospedale. Non c’ero quando il tuo cuore ha smesso di battere. Non c’ero quando hanno chiuso la cassa. Non ti ho visto lì, senza vita. Non ho visto tutta la gente in chiesa. Quindi non posso crederci. Non voglio crederci. Sto ancora aspettando che tu mi risponda a quel messaggio del 16 novembre, perché mi hai lasciato con un “ti dirò domani”…con tre punti esclamativi…
E tu mi hai sempre risposto. E poi dovevamo rivederci a luglio…e chiacchierare ancora…e pranzare insieme…
Non ci credo…e non lo accetto.
Ma mi dovrò rassegnare.
“Quella fu l’ultima volta che ci parlammo e nessuno dei due lo sapeva. Non lo sappiamo mai, vero? Almeno avevamo finito scambiandoci parole d’affetto. Mi resta solo questo. Non è molto. Ma è qualcosa. Ad altri va peggio. È quello che mi dico nelle lunghe notti in cui non riesco a dormire. Ad altri va peggio.” – Stephen King –
Giacomo (14 maggio 1939 – 10 dicembre 2017)
Ti porto nel cuore