Gli australiani non sanno vestirsi. 

Con questo non intendo che non sanno accoppiare i capi, o i colori o gli stili (oddio…a volte si vede gente che non ha la minima idea di cosa significhi vestirsi decentemente, ma in generale uomini e donne – almeno a Melbourne – seguono stili piuttosto interessanti). 

Ma…non sanno vestirsi per le stagioni, per il caldo e per il freddo. E’ vero che a Melbourne le stagioni sono un po’ strane, perche’ si e’ capaci di passare da 12 gradi a 30 in un solo giorno, da sole a pioggia e vento in pochi minuti. Il famoso cambio degli armadi che in Italia si faceva in primavera e in autunno qua non si fa mica! Proprio perche’ non ci si puo’ fidare delle stagioni.

Ecco, credo che gli australiani crescano “confusi” e quindi di conseguenza non sappiano vestirsi per questo.

Non usano quasi mai sciarpe, o calze, o scarpe giuste per le intemperie. In inverno io giro con pantaloni grossi o calze a 50 denari, gonna di lana, canottiera, maglia a maniche lunghe, maglioncino, cappotto fino al ginocchio, sciarpa e guanti. E vedo ragazze senza calze, con gonnelline di tulle, zero canottiera (non e’ che le ho spiate, ma dopo vi spiego perche’ lo so!), maglietta scollata, giacchina leggera e…infradito! Quando fa freddo – e a Melbourne in inverno si possono avere anche 3 o 4 gradi – la gente continua a vestirsi come se fosse una mezza stagione, o peggio, estate. A volte invece trovi il saggio che si infila un maglione pesante, una bella giacca calda…ma poi pantaloni corti e infradito! Ma che senso ha??? 

La canottiera e la maglia della salute qua non esistono.

Una volta provai a dire ai miei figli di mettersi la canottiera perche’ fuori c’erano 6 gradi e la loro risposta fu: “mamma, devi capire che qui non siamo in Italia e nessuno si mette la canottiera. Devi capire che ormai siamo piu’ australiani che italiani noi!“. A parte la coltellata del “ormai siamo piu’ australiani che italiani” avevo afferrato il concetto: la canottiera e’ roba da generazione X, roba da sfigati insomma. Se hai freddo alla pancia pazienza. Magari passerai il pomeriggio sulla tazza del cesso, ma vuoi mettere? Io comunque la porto ancora in inverno, a me salva la vita! 

I miei figli, oltre ad aver bannato la canottiera, hanno eliminato ogni maglia a maniche lunghe. Anche in inverno indossano solo quelle a maniche corte, magari con una felpa sopra, perche’ non sopportano sentirsi stretti nelle braccia (cosi’ mi hanno spiegato). Quindi in inverno, quando io giro imbacuccata come lo Yeti, loro se ne stanno con t-shirt, felpa, pantaloni corti o al massimo quelli lunghi della scuola. Ah non usano nemmeno le giacche. Ogni volta che io provo a obiettare, mi dicono che io sono troppo freddolosa e che comunque in classe si muore di caldo (e in effetti e’ vero, perche’ ricordo che quando andai alle udienze tutta vestita per il freddo, ormai svenivo per l’escursione termica tra fuori e dentro!). 

Certo e’…che forse bisognerebbe sfatare un po’ i miti inculcati dalle nostre mamme e nonne italiane, che se non ci si copre ci si ammala, viene la “cervicale” (che nessuno qua sa cosa sia!) etc. etc. Forse noi italiani abbiamo sempre esagerato? Fatto sta che la gente qua sta sempre mezza nuda…ma non si ammala!

Il bello comunque viene in estate: quando finalmente la stagione si e’ abbastanza stabilizzata e le temperature sono gradevoli, arriva il momento dei pantaloncini corti, delle magliette e delle infradito! Che bello! Anche al lavoro finalmente posso mettermi la gonna senza calze o quel vestito leggero che non vedevo l’ora di tirare fuori!

E invece no.

Al primo accenno di caldo (e loro considerano caldo gia’ 26 gradi, che per me invece sono piu’ “tiepido”), l’Aussie medio attacca l’aria condizionata a 20-21 gradi, per cui in ogni ambiente chiuso che entri, uffici, case, negozi, treni e supermercati, ti becchi il famoso passaggio caldo-freddo che fa venire otiti, mal di testa, mal di gola e anche la febbre. Al supermercato poi si aggiunge il fatto che appena giri l’angolo per raggiungere il reparto frigo, entri direttamente a Narnia e quindi se hai i pantaloni corti e una maglietta ti iberni. Io giro sempre con una sciarpina anche in estate, da tirare fuori all’occorrenza in queste occasioni…anche se spesso non mi basta.

Io detesto l’aria condizionata esagerata. La ODIO proprio. E devo costantemente lottare con un popolo che la AMA. Lo stesso popolo che nella classifica delle small talk vince con la frase che ODIO di piu’ in assoluto sentire in estate, ovvero: “Hi how are you? It’s soooo hot today!”. Gia’ non sopporto parlare tanto per, ma quando mi tirano fuori ste frasi porca miseria mi si chiude la vena e salterei agli occhi di chiunque le dice! Santo cielo, finalmente e’ estate, si sta benissimo, c’e’ il sole, il cielo blu, 28 gradi e umidita’ del 15%…mi devi venire a rompere le balle lamentandoti che fa caldo??? No guarda, hai sbagliato interlocutore. Infatti io replico sempre con “ma no, si sta benissimo!” e mi guardano straniti. E’ inutile, Melbourne e’ la capitale australiana del “lamentone da caldo“. Su al Nord – che di caldo ne hanno tanto – non rompono cosi’ come qua al Sud! Si divertono in spiaggia, fanno surf, sono belli abbronzati, fanno vita all’aria aperta. Qui invece esce fuori il sole con 27 gradi e…:

1- girano con maglie, cappelli e pantaloni lunghi (soprattutto gli asiatici) e passano tutto il tempo in casa o in locali chiusi.

2- se proprio devono scoprire la pelle si spalmano di crema solare 50+ e come dei vampiri si rifugiano sotto ogni ombra che trovano. Ok che il sole e’ forte in Australia e non fa proprio benissimo…ma sono troppo esagerati! Basterebbe la crema solare e un minimo di esposizione per prenderlo in sicurezza! Io faccio il contrario invece: non appena spunta un raggio di sole stabile, come una lucertola mi ci metto sotto – con la protezione, certo, e anche il cappellino e gli occhiali da sole. Ma non toglietemi quella palla gialla perche’ divento idrofoba!

3- accendono subito l’aria condizionata, creando un’escursione termica di almeno 10 gradi…e continuano imperterriti i loro discorsi odiosi su quanto faccia caldo fuori. Grrr!!

Tornando al vestiario, in estate ho visto ragazze girare con ankle boots invernali e UGG boots…

p.s. Gli UGG boots furono inventati da questo signore qui sotto, un surfista di Sydney che li ideo’ negli anni ’70 per tenere caldi i piedi di chi faceva surf. Poi vendette i diritti all’azienda americana Deckers negli anni ’80. E il resto e’ storia.

Shane Stedman, l’inventore dei famosi UGG boots