The storm hits Melbourne. Picture: Norm Oorloff
La tempesta sopra Melbourne (Foto Norm Oorloff)

Quello che successe esattamente un anno fa, piu’ o meno in questo periodo, fu una cosa talmente strana, inusuale, incredibile, che ancora stento a crederci. Fu un avvenimento quasi da film, una roba tipo “The Mist” o qualche pellicola pseudo-apocalittica. Sto parlando di una serie di eventi che si combinano insieme ogni tanto in primavera a Melbourne, scatenando una tempesta strana e surreale, che porta con se’ un pericolo concreto per chi soffre di problemi respiratori, ma non solo per loro: la Thunderstorm Asthma.

21 Novembre 2016 – ore 20.00.

Avevo appena messo a letto i bambini e, vista la serata tiepida e il cielo con poche nuvolette sparse, ho preso uno dei cigarilli che ogni tanto mi piace fumare in solitudine in giardino, e sono uscita fuori. Si stava cosi’ bene! C’era ancora abbastanza luce e il cielo aveva un colore azzurro caldo…adesso che ci penso…era uno strano azzurro.

Il cielo fotografato da me attimi prima della tempesta. Senza filtri.

Ero li’ che aspiravo con calma guardando il cielo, quando ad un certo punto le nuvole hanno cominciato ad ammassarsi e a correre una sopra l’altra, intrecciandosi e amalgamandosi fra loro. Poi all’improvviso il vento: un vento tiepido, strano, violento, che cambiava direzione, poi si placava, poi ricominciava a soffiare ancora. A Melbourne siamo abituati al vento, quindi non ci avevo fatto caso piu’ di tanto e sono rimasta fuori a finire il sigaro preoccupandomi solo di non fumarmi per sbaglio anche qualche capello.

Una volta rientrata in casa ho chiuso bene porte e finestre, mi sono lavata i denti e mi sono infilata sotto le coperte a guardare una serie TV sul tablet. Sentivo ancora il vento fuori, ed era una gran bella sensazione stare li’ al calduccio, mentre fuori c’era la tempesta. Tempesta di vento pero’,  secca e senza pioggia. Verso le 22.00 ho spento il tablet e la luce e mi stavo per addormentare, quando ho avvertito un peso sui bronchi, come se qualcuno ci si fosse seduto sopra. Ho provato a fare qualche respiro profondo, per vedere se riuscivo a eliminare questa sensazione di oppressione, ma con orrore ho scoperto che non riuscivo a immagazzinare abbastanza aria nei polmoni e piu’ cercavo di prendere aria, meno me ne rimaneva. Era una sensazione terribile, come se fossi sott’acqua e cercassi di emergere per catturare qualche atomo di ossigeno. Niente, riuscivo solo a fare piccoli respiri corti e frequenti, che non mi permettevano di inspirare abbastanza aria da “sbloccare” i bronchi. In poche parole stavo avendo le difficolta’ respiratorie di un asmatico…una sensazione che non avevo mai provato prima. Li’ per li’ ho pensato: “ma che cacchio ci hanno messo dentro a quel sigaro?” E dire che avevo fumato altre volte, senza mai avere problemi. Non riuscivo a capire cosa fosse andato storto stavolta e pensavo che il problema fosse derivato da quello che avevo fumato. Nonostante non riuscissi a respirare bene, non mi sono fatta prendere dal panico. Secondo me piu’ che spaventata ero incredula. Mi sembrava di essere in uno di quegli incubi che faccio ogni tanto. Non poteva essere vero, dai! Poi ero in casa da sola, i bambini dormivano e di chiamare l’ambulanza non mi andava proprio. Cosi’ mi sono messa un secondo cuscino sotto la testa e ho cominciato a respirare piano, seguendo una specie di schema respiratorio simile a quello che ti insegnano le ostetriche al corso pre-parto (e io che pensavo di aver dimenticato tutto!). A poco a poco sono riuscita a riprendere un ritmo respiratorio piu’ regolare, pur continuando a sentirmi il peso sui bronchi. Ma almeno ora non annaspavo piu’…e non so come, ma mi sono addormentata. Mamma mia che sensazione terribile! Massimo rispetto e solidarieta’ per chi soffre d’asma… 🙁 

La mattina seguente mi sono alzata e stavo bene, contenta di non essere crepata nel sonno, piu’ che altro perche’ mi avrebbero trovata i bambini e questo li avrebbe segnati per il resto della loro vita! No, questo non potevo proprio farglielo.

Comunque tutto era tornato regolare. Tra l’altro mi sono data della deficiente da sola, perche’ mi sono ricordata solo alla mattina che avevo il Ventolin – la pompetta per gli attacchi di asma – in bagno (mia figlia aveva avuto qualche attacco da piccolina e da allora ne teniamo sempre una per emergenza). Ma che cretina! Avrei potuto usarla! Comunque pace, ero risucita a ristabilirmi coi metodi naturali per questo mi sono sentita molto New Age 😀

Appena arrivata al lavoro ho cliccato sulle notizie locali e non ho creduto ai miei occhi: Quello che era successo a me la sera prima era successo a migliaia di Melbourniani, con casi piu’ o meno gravi. Gli ospedali erano in tilt, cosi’ come i servizi di primo soccorso. Nel giro di poche ore le ambulanze della citta’ si sono trovate a dover far fronte a piu’ di 1900 chiamate. Una grossa porzione di citta’ si era ritrovata in mezzo ad una vera e propria emergenza respiratoria, che ha fatto numerosi ricoverati…e 9 vittime. La cosa che mi colpi’ di piu’ fu leggere che questo fenomeno, chiamato appunto Thunderstorm Asthma, non colpisce solo le persone che soffrono gia’ di episodi di asma, ma riguarda anche persone che non hanno mai avuto nessuna crisi asmatica prima. Infatti, delle 2500 persone che quella notte ebbero problemi, si stimo’ che solo il 58% aveva gia’ sofferto di crisi asmatiche prima.

Queste tempeste sono scatenate da cambi repentini delle condizioni climatiche e atmosferiche (e in questo Melbourne e’ una vera e propria campionessa…) e possono creare problemi respiratori, perche’ causano l’esplosione di particelle di pollini normalmente troppo grandi per essere respirati, che poi entrano quindi violentemente in circolo nell’aria e venendo respirate possono causare reazioni allergiche di questo tipo.

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Uno schema per capire come funziona

A Melbourne questo fenomeno si verifica quando i venti carichi di umidita’, appena prima della tempesta, sollevano il polline del loglio (rye grass) proveniente dai campi a nord e a ovest della citta’, spargendolo letteralmente sopra il centro abitato. Questo polline e’ il principale responsabile delle allergie alle graminacee a Melbourne. Ed essendo questa citta’ circondata da numerosi parchi e boschi e teatro delle famose “four seasons in one day“, offre quindi lo scenario perfetto per questo tipo di tempesta.

Purtroppo, per quanto possa sembrare un fenomeno abbastanza prevedibile, la Thunderstorm Asthma non si verifica a intervalli predefiniti o ogni anno in primavera. La prima volta fu registrata nel 1987, poi nel 1989, nel 1992, nel 2011 e l’ultimo episodio nel 2016.

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Thunderstorm Asthma recorded in the world:

 

  • 6 July 1983 (1983-07-06)–7 July 1983 (1983-07-07): Birmingham, England

 

  • 8 November 1987 (1987-11-08): Melbourne, Australia
  • 29 November 1989 (1989-11-29)–30 November 1989 (1989-11-30): Melbourne, Australia
  • 24 July 1994 (1994-07-24)–25 July 1994 (1994-07-25): London, England
  • 30 October 1997 (1997-10-30): Wagga Wagga, Australia
  • 4 June 2004 (2004-06-04): Naples, Italy
  • 25 November 2010 (2010-11-25): Melbourne, Australia
  • 2 November 2013 (2013-11-02): Ahvaz, Iran
  • 21 November 2016 (2016-11-21): Melbourne, Australia

 

  • 1 December 2016 (2016-12-01): Kuwait and Riyadh, Saudi Arabia__________________________________________________________

 

In questo momento sta soffiando un vento pazzesco la’ fuori ed e’ un vento tiepido, che mi ricorda molto quello della “quiete prima della tempesta” dello scorso anno. Fatto sta che stasera avevo voglia di uscire fuori a fumarmi un sigarino…ma qualcosa mi dice che ho fatto meglio a rimanere in casa!

Speriamo bene…

Per approfondimenti:

Thunderstorm AsthmaAsthma Australia: Thunderstorm Asthma