Brano consigliato per la lettura: “On Melancholy hill” – Gorillaz

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Balwyn (pronuncia /ˈbɔːlwərn/) e’ un quartiere che si trova a circa 10 km a est del CBD (la City coi grattacieli per intenderci). E’ uno dei quartieri piu’ “in” di Melbourne, per lo stile di vita che offre alle famiglie ed è una zona molto tranquilla (anche troppo per i miei gusti…infatti l’ho ribattezzata “Boring”). Offre enormi parchi dalla vegetazione lussureggiante, giardini fioriti da fare invidia a quelli di Versailles, centri sportivi all’ultimo grido, aree verdi attrezzate per il divertimento dei bambini piu’ esigenti, strade tenute in modo impeccabile, case da milioni di dollari (i prezzi delle case qui sono assurdi!) e gente che vive facendosi principalmente i cavoli propri.

Io vivo a Balwyn con la mia famiglia, ma noi facciamo parte della categoria “residenti poveri”, perche’ siamo in affitto in una vecchia unit, che fa parte di un insieme di 7 units, in cui abita gente che in due anni avro’ visto sì e no cinque volte. Ad esempio, l’unica volta che ho incontrato il vicino della unit 5, gli ho quasi causato un infarto. Era notte ed era buio quasi pesto (qua le strade sono poco illuminate). Io stavo andando a controllare se ci fosse della posta, e siccome era freschino indossavo pantaloni scuri e una felpa nera col cappuccio tirato su. Lui invece si stava accingendo a lasciare il bidone lungo la strada principale, e non si e’ accorto che io ero dietro di lui. Quando si e’ girato per tornarsene in casa, forse a causa del fatto che non si aspettava di vedere un altro essere umano (poi vestita cosi’ potevo passare per un malintenzionato), ha fatto un balzo felino all’indietro, urlando “oh shiiiit!” , mentre si teneneva il petto come se il cuore gli stesse per scoppiare. Io sono rimasta in un primo momento basita da una reazione simile e poi mortificata per averlo spaventato. E mi sono prodigata in mille “sorry, sorry, sorry-ssimo”, cercando di aiutarlo a riprendersi. Poi ho pensato che fosse l’occasione giusta per presentarmi come la vicina della unit a fianco, ma il povero ragazzo era troppo sconvolto e quindi ho lasciato perdere. L’ho visto poi sgattaiolare via velocemente, evitando di guardarmi in faccia, mentre io da lontano accompagnavo la sua fuga con l’ennesimo “sorry”. Da quel giorno mi evita.

A parte il vicino che mi odia, ci sono quelli della unit 4 che sono abbastanza carini invece. Ma anche loro si fanno molto i fatti loro.

Quelli della unit 2 invece una volta hanno lasciato un biglietto sulla porta in cui si scusavano in anticipo per il rumore che avrebbero fatto alla sera, perchè avrebbero avuto amici in casa per una festa. Oltre al fatto che questo fantomatico party alle 22 era gia’ finito, perchè si vedevano sagome che lasciavano la casa, non si e’ sentito praticamente nulla, ne’ una risata, ne’ la musica…niente. Certi livelli di politeness ce li sognamo in Italia…pero’…che noia! 😕

Vicinato a parte, il fiore all’occhiello di questo quartiere sono le costose e prestigiose scuole private, le migliori di tutto lo stato, ma il Santo Graal della famiglia media melbourniana e’ lei, la high school (scuola secondaria) pubblica piu’ quotata di tutta Melbourne, o perlomeno una delle piu’ eccellenti: la famosa Balwyn High. Molti genitori fanno carte false per far si’ che i propri figli accedano a questa scuola dopo la primary school, e i motivi sono essenzialmente due:

  1. e’ una delle scuole migliori del Victoria
  2. e’ pubblica, quindi in media una famiglia risparmia 30.000 dollari all’anno di tasse, escludendo tutti gli extra come divise, escursioni, libri etc. Quello e’ infatti il costo medio di una scuola privata, che moltiplicato per 5 anni di studio farebbe 150.000 dollari (centocinquantamila???!!!) a bambino. E niente sconti.

Ora, per far fronte alle numerose richieste di iscrizioni, la scuola ha stabilito di dare la priorita’ agli studenti residenti nella zona di Balwyn High. Ed ecco spiegato uno dei motivi per cui il costo degli immobili in quest’area è così alto. Negli ultimi anni sempre piu’ famiglie agiate, provenienti principalmente dalla Cina, si sono trasferite in questo quartiere, aquistando i vasti terreni su cui sorgevano case piu’ vecchie, che hanno poi fatto demolire per costruire le loro McMansions. Cosa sono? Si tratta di enormi ville in stile piu’ o meno “provenzale-parigino-accozzaglia-di-stili”, che sono dei veri e propri eco-mostri di cemento, tutte uguali e senza anima…ma che costano e valgono milioni di dollari. I materiali e le finiture di questi edifici sono spesso di qualita’ discutibile, per non parlare del design. Spesso si vedono materiali e colori accostati insieme senza un minimo di gusto, finestre enormi anche dove non servono e piscine coperte che verranno si’ e no usate due volte. Ma la cosa peggiore e’ che molto spesso queste ville si estendono su tutto il terreno, senza lasciare nemmeno un po’ di giardino intorno, risultando cosi’ imponenti, incombenti e pesanti.  

Molti dei proprietari non risiedono fisicamente nelle case, ma abitano ancora in Cina. Le comprano solo per assicurarsi che il proprio pargolo entrera’ a Balwyn High quando sara’ il momento. Altre volte invece i mariti ci spediscono le mogli che non parlano una parola di inglese, coi figlioletti, mentre loro restano in patria. Insomma, investimenti e acquisti a tutto gas per assicurare ai propri figli la frequentazione di questa scuola. Che poi io mi domando: ma se hai 3 milioni di dollari per comprarti una casa del genere a Balwyn…non ne avrai 150mila per mandare tuo figlio alla scuola privata??? Misteri della vita…

Un esempio di McMansion
Altro esempio di McMansion

Concludo elencando le cose – a mio parere – da non perdere a Balwyn:

  • I Maranoa Gardens, che si estendono per 1.4 ettari e nacquero come parco privato nel 1890. Questi meravigliosi giadini ospitano alberi, arbusti e fiori provenienti da tutte le zone di Australia e Nuova Zelanda, oltre a piante europee. E’ veramente molto rilassante passeggiare per questi giardini, soprattutto nella stagione estiva.
  • il Palace Cinema, che è uno dei cinema e teatri ancora in uso più vecchi di tutta l’Australia (venne inaugurato nel 1930). Qui fanno spesso film d’essai, molto interessanti e meno da box office.
  • il ristorante-pizzeria italiano Birichino, tutto gestito da italiani che, oltre a saper far bene il loro mestiere, sono simpaticissimi e sempre disponibili.